Rafforzate le misure di sicurezza anticrimine per le banche nella provincia autonoma di Trento

Tra le innovazioni del protocollo tra commissariato del Governo e Abi la mappatura dei sistemi di videosorveglianza delle sedi

Aumentare la sicurezza negli istituti di credito, rafforzando le misure di sicurezza anticrimine e lo scambio informativo con le Forze di polizia, mettendo a frutto al tempo stesso l’esperienza e le buone pratiche sperimentate a livello locale e non solo. Questo il principale obiettivo del protocollo d’intesa per la prevenzione della criminalità ai danni delle banche e della clientela rinnovato oggi a Trento, nella sede del commissariato del Governo per la provincia autonoma, dal commissario del Governo prefetto Filippo Santarelli e dal responsabile del Centro di ricerca anticrimine dell’Associazione bancaria italiana (Abi), l’Ossif, Marco Iaconis.

L’intesa rafforza nel complesso le misure di prevenzione e contrasto a furti e rapine, aggressioni al personale, atti vandalici e terroristici, truffe alla clientela, tutelando la cyber phisical security.

Elemento importante del protocollo, sottolinea il commissariato del Governo, è l’individuazione di referenti specifici delle Forze di polizia a cui gli istituti bancari potranno rivolgersi per segnalare particolari situazioni di rischio. 

Previsto anche l’impegno dell’Abi e delle banche aderenti a mettere a disposizione delle Forze dell’ordine dati ed elementi utili sulle misure di protezione passiva installate in ogni filiale, anche allo scopo di realizzare una mappatura dei sistemi di videosorveglianza presenti nelle diverse sedi.

Fonte: Ministero dell’Interno

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