di Maria Cristina Urbano – 3 Ottobre 2025

Fiera Milano-Rho dal 19 al 21 novembre 2025 tornerà ad ospitare Sicurezza, la fiera che ogni due anni richiama aziende, professionisti, istituzioni e cittadini attorno a un tema sempre più centrale: la protezione delle persone, delle infrastrutture e delle informazioni. Per chi lavora in questo mondo, è un evento fondamentale: un’occasione per fare il punto, guardarsi intorno e capire dove sta andando il settore.

Tra le realtà presenti, anche in questa edizione ASSIV intende giocare un ruolo da protagonista: ci presenteremo al pubblico con uno spazio condiviso insieme ad ANIE Sicurezza, ma con una novità che promette di cambiare il modo di vivere la fiera. Al centro dello stand, infatti, ci sarà un punto podcast: un luogo in cui non si terranno convegni e tavole rotonde tradizionali, né presentazioni e relazioni fatte da un relatore ad un pubblico passivo. Sarà invece uno strumento per facilitare conversazioni vive, registrate e pensate per arrivare sia a chi sarà fisicamente in fiera sia a chi vorrà ascoltarle in un secondo momento.

L’idea è semplice ma potente: trasformare lo stand in un laboratorio di idee, dove professionisti e operatori potranno raccontare esperienze, confrontarsi sulle sfide quotidiane e dare voce alle tante facce di un settore in continua trasformazione. Si parlerà di tecnologie emergenti, di formazione come chiave per costruire competenze solide, di sinergie tra pubblico e privato, ma anche di come l’innovazione sta cambiando il modo stesso di intendere la sicurezza. E, perché no, di come vengono percepite tali trasformazioni da chi è chiamato a gestirle ed implementarle e da chi ne usufruisce.

Ma non è tutto qui. Accanto al podcast, che rappresenta una sfida ad attivare un canale di confronto bidirezionale, ASSIV sarà impegnata anche in altre iniziative di rilievo. Una di queste è il convegno organizzato insieme ad ANIE Sicurezza e dedicato a due normative che segneranno il futuro prossimo della sicurezza europea: la Direttiva NIS2 e la Direttiva CER. Si tratta di un appuntamento ospitato all’interno della Cyber&Security Arena 2025, pensato per approfondire contenuti che vanno ben oltre la teoria: perché queste direttive avranno un impatto diretto significativo sull’operatività quotidiana di imprese e istituzioni. Il rafforzamento della cybersecurity europea passa anche attraverso la protezione informatica, fisica e operativa delle infrastrutture critiche e la resilienza del settore privato e conoscere come tale normativa va ad integrarsi con le vigenti normative in materia, ad esempio, dl GDPR e Regolamento DORA, costituisce uno degli obiettivi dell’incontro. 

L’Unione Europea e le Direttive NIS2 e CER 

Negli ultimi anni l’Unione Europea ha preso definitivamente atto del fatto che le minacce alla sicurezza non conoscono confini netti e possono rispondere a logiche di conflitto ibrido, ricorrendo spesso a strumenti diversi, seppur complementari, nel raggiungere il loro obiettivo: pertanto, un attacco cyber può mettere in ginocchio un ospedale tanto quanto un guasto fisico può compromettere la resilienza di un’intera rete informatica. Da qui nasce l’esigenza di rafforzare il quadro normativo affinché le infrastrutture critiche sappiano valutare correttamente tutte le tipologie di rischio e di minaccia e sappiano sviluppare e aggiornare misure atte a garantire la continuità operativa.

La Direttiva NIS2 amplia gli obblighi già introdotti con la NIS del 2016, estendendo il campo d’azione a un numero più ampio di settori e imponendo standards più severi in materia di gestione del rischio, sicurezza delle reti e notifica degli incidenti. Energia, trasporti, sanità, infrastrutture digitali, pubbliche amministrazioni: tutti questi ambiti sono ora chiamati ad alzare l’asticella della protezione.

La Direttiva CER (Critical Entities Resilience) si concentra invece sulle minacce fisiche e naturali che possono colpire le infrastrutture critiche. Ogni Stato membro dovrà identificare i propri operatori critici e garantire che siano pronti a fronteggiare scenari complessi, con piani di continuità operativa che non lascino spazio all’improvvisazione.

La vera novità è che queste due direttive non vivono in compartimenti stagni: insieme segnano il superamento della distinzione rigida tra sicurezza informatica e sicurezza fisica. La parola d’ordine è integrazione.

La valenza delle due Direttive europee per le imprese ASSIV 

Per le imprese associate ad ASSIV tutto questo significa nuove responsabilità ma anche nuove possibilità. La vigilanza privata, infatti, non si limita più a garantire la sorveglianza tradizionale: oggi è parte integrante del sistema sicurezza che tutela le infrastrutture critiche, anche  immateriali, e collabora con le istituzioni per garantire resilienza al Paese.

Le direttive europee porteranno con sé:

  • nuovi standards organizzativi e tecnologici, che richiederanno aggiornamenti costanti e formazione mirata;
  • una maggiore contaminazione con il mondo della cybersecurity, perché i rischi saranno sempre più ibridi;
  • un rafforzamento della collaborazione pubblico-privato, indispensabile per affrontare scenari in cui nessun attore può farcela da solo.

ASSIV si propone come facilitatore di questo percorso, mettendo a disposizione competenze, occasioni di confronto e canali di rappresentanza per accompagnare le imprese in questa fase di transizione.

Sbaglia, e di grosso, chi semplicisticamente pensa che la sicurezza sia un tema “di nicchia”, e dovrebbe valutare quanto accaduto negli ultimi anni: la pandemia, i conflitti internazionali, le tensioni economiche tra Paesi, l’aumento esponenziale degli attacchi cyber. Oggi la protezione delle infrastrutture non è solo una questione tecnica: è una condizione necessaria per la stabilità economica e sociale, anzi per la sopravvivenza stessa della nostra società post-industriale.

I Talks ASSIV a Sicurezza con S News 

Ma non è finita qui: durante i tre giorni di fiera sono in programma anche tre talks tematici, condotti da Monica Bertolo di S News, che toccheranno i temi più caldi e innovativi per il comparto. Saranno momenti più dinamici, con dibattiti vivaci, interventi di esperti e voci dal campo, per favorire uno scambio aperto, senza filtri, caratterizzato da concretezza e competenza.

Il settore della vigilanza privata sta cambiando pelle: accanto alle competenze tradizionali si affermano tecnologie come la videosorveglianza intelligente, i sistemi IoT per il monitoraggio in tempo reale, le piattaforme digitali per la gestione delle emergenze. È una trasformazione che richiede nuove figure professionali e un approccio sempre più multidisciplinare.
Ecco perché la presenza di ASSIV a Sicurezza 2025 non sarà solo un’occasione di visibilità, ma un vero e proprio banco di prova. Il punto podcast, i convegni e i talks rappresentano la volontà di proseguire sulla via di un dialogo continuo, inclusivo, capace di connettere operatori, istituzioni e cittadini.

Le sfide poste dalle direttive NIS2 e CER non sono facili: richiederanno investimenti, competenze e un cambio di mentalità. Ma è proprio da qui che passa il futuro della sicurezza europea. E ASSIV ha scelto di esserci, con spirito propositivo, per contribuire a costruire un sistema più integrato, resiliente e in grado di sostenere il Paese a far fronte all’urto delle trasformazioni globali.

Uno dei talk shows ASSIV con S News a Sicurezza 2023
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