ASSIV sull’attacco al caveau della Mondialpol di Sassari
di Redazione – 4 Luglio 2024
Dopo l’ennesimo attacco da parte di malviventi alla vigilanza privata, nella fattispecie, ultimo in ordine di tempo, al caveau della società Mondialpol di Sassari, interviene Maria Cristina Urbano, Presidente ASSIV.
L’analisi di ASSIV a seguito dell’attacco alla Mondialpol di Sassari e la lettera al Ministro Piantedosi
“Questo ennesimo evento – sottolinea con manifesta preoccupazione la Presidente dell’Associazione Vigilanza e Servizi Fiduciari – testimonia la preoccupante escalation di tale tipologia di attacchi, che vedono una crescente qualità delle aggressioni sia al personale che ai mezzi e alle sedi stesse della vigilanza privata. Considerata poi l’allarmante frequenza con la quale si ripetono gli attacchi, si può davvero parlare di vere e proprie operazioni di guerra”.
“Le aziende della Vigilanza Privata – specifica Urbano – continuano a investire massicciamente sia in tecnologia che nella formazione del personale, al fine di garantire la sicurezza dello stesso e dei valori affidati agli IVP. È però un dato oggettivo che tali azioni criminose abbiano oramai assunto un carattere di pericolosità tale da non poter più essere contrastate dal solo operato degli IVP. A tal proposito, quindi, in qualità di Presidente ASSIV, ho inviato una lettera all’attenzione del Ministro dell’interno, Matteo Piantedosi, per chiedergli di aprire un tavolo di confronto istituzionale che abbia l’obiettivo di arginare tali fenomeni.
A nostro modo di vedere, è fortemente allarmante il fatto che azioni come quella contro la Mondialpol siano sempre più diffuse sull’intero territorio nazionale e non più limitate a determinate aree geografiche, caratterizzate storicamente da fenomeni criminali. Quella che si sta determinando è una situazione che comporta rischi non più accettabili per la sicurezza sia del nostro personale che della cittadinanza stessa”.
Necessarie attività d’intelligence
“L’assalto al caveau di Mondialpol di Sassari – prosegue la Presidente ASSIV – realizzato con ferocia e tattica militare, conferma inoltre, ancora una volta, che mancano quelle attività d’intelligence necessarie a conoscere e contrastare, efficacemente, fenomeni criminali che si avvicinano, per modalità ed articolazione, ad atti di terrorismo.
D’altronde, come è stato ben puntualizzato dal generale Carmelo Burgio in questi giorni ‘non è un mistero oggi che nelle segrete delle banche vi è ben poco, il contante sta nei depositi degli Istituti di Vigilanza […]. Occorrono una mente che sappia pianificare, esecutori addestrati con tecniche militari, materiali idonei’.
Siamo quindi certi che il Ministro Piantedosi, molto attento istituzionalmente e professionalmente alle questioni qui sollevate, si farà carico della nostra istanza, presentata a nome di tutte le aziende associate ad ASSIV”, conclude la Presidente Urbano.