La Dott.ssa Maria Cristina Urbano, Presidente di ASSIV – Associazione Italiana Vigilanza e Servizi Fiduciari, ha partecipato al convegno “Il Dovere di Protezione”, promosso da Lavoro & Welfare in collaborazione con International SOS Foundation, portando il punto di vista del comparto della sicurezza privata.

Nel suo intervento, dal titolo “Sicurezza privata all’estero fra opportunità e criticità”, la Presidente Urbano ha sottolineato come il dovere di protezione (duty of care) non rappresenti soltanto un principio morale, ma una vera e propria responsabilità legale e organizzativa che incombe su ogni datore di lavoro, soprattutto quando l’attività si svolge in contesti internazionali complessi e potenzialmente a rischio.

Oggi, infatti, migliaia di imprese italiane operano stabilmente all’estero, spesso in Paesi segnati da instabilità politica, criminalità, terrorismo o catastrofi ambientali. In tali scenari – ha ricordato la presidente Urbano – il sistema pubblico da solo non è sufficiente a garantire adeguati livelli di protezione. Da qui la necessità di un partenariato pubblico-privato sempre più stretto, in grado di assicurare una sicurezza “partecipata” e resiliente.

La Presidente ha posto anche l’attenzione su un paradosso tutto italiano: molte imprese nazionali, pur disponendo di competenze e professionalità di alto livello, sono costrette ad affidarsi a società di sicurezza estere per tutelare i propri dipendenti e asset fuori dai confini nazionali. Ciò accade perché manca ancora una cornice normativa che consenta agli operatori della sicurezza privata di operare legalmente all’estero.

Un adeguamento normativo – ha spiegato la dott.ssa Urbano – permetterebbe non solo di valorizzare le competenze italiane, ma anche di rafforzare la competitività del sistema Paese, mantenendo in Italia il valore economico e professionale generato dal comparto.

Nel suo intervento, la Presidente ha inoltre richiamato esperienze positive già maturate, come la legge sull’antipirateria marittima del 2011, che ha autorizzato personale di sicurezza privata italiano, proveniente dalle Forze Armate, a operare armato a bordo di navi mercantili battenti bandiera italiana. Un modello che ha funzionato, dimostrando come una norma chiara e controllata possa garantire efficacia e legalità.

In questa prospettiva, la dott.ssa Urbano ha ricordato la proposta di legge attualmente in discussione in Parlamento, volta a consentire agli operatori di sicurezza privata decretati di operare all’estero per proteggere lavoratori e imprese italiane. Una riforma che, se approvata, potrebbe dare vita a un vero e proprio “modello italiano di sicurezza internazionale”, basato su regole chiare, formazione qualificata, cooperazione istituzionale e incentivi economici mirati.

La sicurezza privata all’estero non è una minaccia, non è un’anomalia. È una necessità – ha concluso la Presidente Urbano – e, se ben regolata, può diventare una grande opportunità per il nostro Paese. Possiamo costruire un modello fondato su competenza, legalità e collaborazione, capace di rendere più sicure le nostre imprese, più tutelati i nostri lavoratori e più forte la presenza dell’Italia nel mondo.”

ASSIV continuerà a promuovere e diffondere la cultura della sicurezza come valore fondamentale per il lavoro, per le imprese e per la società.

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