Nella notte del 27 novembre 2025, il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Rivoli è stato teatro di un grave episodio di violenza che ha richiesto un intervento immediato e qualificato. Un paziente in forte stato di agitazione ha messo a rischio la sicurezza di operatori sanitari e utenti, rendendo necessaria una gestione tempestiva dell’emergenza.
In questo contesto, le Guardie Particolari Giurate di Telecontrol Vigilanza Srl hanno gestito la situazione, contenendo la criticità e garantendo la tutela delle persone presenti fino all’arrivo delle Forze dell’Ordine. A partire da questo episodio, abbiamo intervistato Mariangela Brendolan, CEO di Telecontrol, per approfondire l’accaduto e il ruolo sempre più centrale della vigilanza privata nei contesti sanitari.
D. Dott.ssa Brendolan, grazie per la sua disponibilità. Partiamo dai fatti: può raccontarci che cosa è accaduto al Pronto Soccorso di Rivoli e qual è stato l’intervento delle Guardie Particolari Giurate di Telecontrol?
R. Nella notte del 27 novembre 2025, intorno all’ 01.37 circa, la nostra Centrale Operativa è stata allertata dal personale in servizio presso l’Ospedale di Rivoli informando di aver richiesto l’intervento delle Forze dell’Ordine per la presenza al Pronto Soccorso di un paziente in forte stato di agitazione. L’uomo, arrivato in evidente stato di alterazione, aveva iniziato ad incendiare le lenzuola e a manifestare comportamenti estremamente violenti, aggredendo sia le GPG che il personale sanitario. Vista la crescente pericolosità della situazione, è stato richiesto l’intervento delle Forze dell’Ordine che una volta sul posto hanno preso in custodia il soggetto e raccolto le testimonianze necessarie per effettuare gli opportuni accertamenti.
D. L’episodio si è svolto in un contesto di forte criticità. Dal suo punto di vista, quali elementi di preparazione e quali competenze hanno permesso alle GPG di gestire la situazione con tale efficacia?
R. Telecontrol svolge servizio all’Ospedale di Rivoli ed in altri poli Ospedalieri del territorio da parecchi anni e conosce bene la complessità dei contesti sanitari, in particolare del Pronto Soccorso e dei reparti di Psichiatria, dove si registrano le maggiori situazioni di criticità che includono spesso aggressioni verbali o fisiche da parte dei pazienti e/o parenti, oltre che rischi biologici e chimici legati al contesto.
La gestione efficace di situazioni come quella descritta è frutto di un mix di esperienza, qualità personali, formazione continua e selezione accurata del personale. Le nostre GPG vengono scelte attraverso un processo curato dall’area Risorse Umane, composta da esperti nel campo della psicologia del lavoro, che valuta competenze e qualità personali dei candidati. Inoltre, nei servizi più delicati come quelli svolti presso i presidi sanitari, vengono impiegati operatori con diversi anni di esperienza e formazione specifica, così da poter garantire un elevato livello di servizio e continuità, elementi molto apprezzati anche dal personale ospedaliero, che conosce e si fida delle nostre risorse.
D. Lei ci ha spiegato che le GPG impegnate nei servizi in ambito sanitario ricevono una formazione specifica. Può illustrare quali sono i principali moduli formativi e quale approccio adottate per prepararli a scenari così delicati?
R. La formazione delle nostre GPG in ambito sanitario parte da un DUVRI accurato, che permette di individuare i rischi specifici della postazione. In base a questa analisi, gli operatori che prestano servizio negli ospedali sono in possesso degli attestati di Antincendio a Rischio Elevato (facendo spesso parte della squadra di primo intervento insieme agli addetti ospedalieri), Primo Soccorso di tipo A e BLSD per l’uso del defibrillatore.
A queste competenze tecniche affianchiamo moduli dedicati alla gestione delle relazioni e delle emergenze: Comunicazione e relazione empatica per migliorare la comunicazione verbale e non verbale e la comprensione degli utenti; Psicologia delle Emergenze per approfondire le tematiche di gestione delle situazioni di emergenza; Gestione delle Emozioni nei contesti di Emergenza per effettuare un focus sul piano psicologico connesso con situazioni emergenziali e tecniche di De-Escalation.
Questo approccio integrato consente alla GPG di riconoscere e prevenire situazioni potenzialmente critiche e di disinnescarle con tecniche di negoziazione.
D. In casi come questo, la capacità di gestione dello stress e del conflitto è determinante. Quanto peso ha, nella vostra formazione, l’addestramento dedicato alla gestione di persone in stato di agitazione, fragilità o sofferenza?
R. La gestione dello stress e del conflitto è un elemento centrale nel nostro piano formativo. Dal 2018 affrontiamo queste tematiche con corsi sviluppati ad hoc dal team delle Risorse Umane, intensificati durante la pandemia del 2020 quando le GPG contribuirono a garantire i servizi essenziali per i cittadini esponendosi a situazioni di stress ed emergenza.
L’obiettivo è di fornire strumenti per comprendere e gestire le proprie emozioni, riconoscere lo stato d’animo delle persone in agitazione o sofferenza ed individuare la risposta più adeguata a supportare e contenere la situazione.
Considerato l’aumento delle aggressioni, abbiamo inoltre integrato moduli specifici su stress, resilienza e de-escalation anche nei corsi obbligatori previsti dal D. Lgs 81/08.
D. La sicurezza negli ospedali è un tema sempre più centrale. Quali sono, secondo Telecontrol, le principali criticità di questi ambienti e quale contributo possono dare gli operatori della vigilanza privata?
R. il tema della sicurezza in ambito ospedaliero e sanitario è sempre più centrale, soprattutto per le criticità legate alla concentrazione di persone in spazi comuni come le sale d’attesa dei Pronto Soccorso, dove paura ed ansia possono generare comportamenti aggressivi.
Quest’anno abbiamo incluso nell’aggiornamento annuale previsto del DM 269/2010 moduli specifici sulla Prevenzione dei comportamenti violenti rivolti agli Operatori della Sicurezza, fornendo così strumenti concreti per gestire queste situazioni.
Ritengo che il tema della sicurezza dovrebbe essere affrontato in modo congiunto e coordinato tra istituzioni, servizi sanitari e vigilanza privata, così come il tema della Security non può essere visto slegato dal concetto di Safety e l’esperienza presso i presidi sanitari ne è un chiaro esempio.
Ci tengo inoltre a segnalare la prima edizione di un’interessante iniziativa di formazione organizzata a dicembre 2025 dall’ASL Città di Torino in collaborazione con il Sindacato Italiano Militari-carabinieri di Torino, il cui obiettivo è stato di fornire agli operatori dei pronto soccorso cittadini strumenti operativi per gestire situazioni conflittuali e contesti potenzialmente violenti, quali il riconoscimento dei segnali di escalation, tecniche comunicative, procedure di autoprotezione e analisi dell’ambiente in chiave di sicurezza.
D. Un intervento come quello avvenuto a Rivoli dimostra quanto il ruolo della vigilanza privata vada oltre il presidio fisico, diventando tutela delle persone e supporto attivo alle strutture sanitarie. Quale messaggio desidera rivolgere alle Sue GPG e, più in generale, al comparto della sicurezza privata?
R. Il messaggio che speriamo possa passare è relativo all’importanza del ruolo della vigilanza privata e degli operatori che svolgono questo lavoro impegnativo e delicato, che va oltre il semplice presidio fisico svolgendo inevitabilmente anche un ruolo di tutela delle persone e supporto alle strutture. Gli operatori della Sicurezza consentono ad altri professionisti (medici, infermieri, operatori sanitari) di lavorare in sicurezza e tranquillità ed agli utenti di fruire in sicurezza dei luoghi.
Il nostro obiettivo come Telecontrol è quello di continuare ad investire sulle persone, che sono il cuore della nostra azienda, formandole e fornendo loro strumenti sempre più efficaci per affrontare situazioni complesse, prevenire i rischi e gestire i conflitti disinnescando e negoziando.
Il mercato della sicurezza sta sperimentando tecnologie, sensoristica e algoritmi di AI applicabili a questi contesti e non escludo che anche noi potremo valutarne l’utilità; tuttavia, oggi mi sento di affermare che la competenza e le caratteristiche umane siano ancora insostituibili nella prevenzione e gestione dei conflitti.
D. Per concludere, desidera aggiungere un pensiero finale: un ringraziamento, una riflessione o un appello alle istituzioni?
Vorrei concludere sottolineando il valore fondamentale del lavoro della vigilanza privata, spesso poco visibile ma essenziale per la sicurezza e il supporto alle persone in ogni contesto, dagli ospedali agli spazi pubblici. Un ringraziamento speciale va alle nostre GPG, che quotidianamente affrontano situazioni complesse con professionalità e responsabilità. Infine, un appello alle istituzioni: riconoscere e valorizzare sempre di più il ruolo della vigilanza privata, garantendo strumenti, formazione e supporto adeguati, per tutelare sia gli operatori sia chi usufruisce dei servizi.

